Un cimitero letterario

All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne 

confortate di pianto è forse il sonno 

della morte men duro?


Con questa domanda Ugo Foscolo apre il carme Dei sepolcri, interrogandosi sul senso della sepoltura in un contesto storico e culturale in cui esso appare minacciato.

Queste pagine vorrebbero offrire l'opportunità di un viaggio virtuale, che potremmo definire un "cimitero letterario", attraverso le tombe dei grandi scrittori della letteratura italiana vissuti dopo Foscolo.

E' l'occasione di un incontro non con le loro opere, non con i loro volti, ma con ciò che di essi oggi è materialmente visibile: le tombe. Deliberatamente, pertanto, quasi mai sono stati inseriti in queste pagine ritratti o fotografie di volti, ma soltanto lapidi, monumenti sepolcrali e ciò che ruota attorno ad essi.
Lo spazio che virtualmente internet riesce a creare ci permette di accostarli, come a volerle riunire dentro un recinto sacro a loro dedicato.


Pier Paolo Pasolini davanti alla tomba di Antonio Gramsci


Qualche domanda può accompagnare la lettura di queste pagine: l'appello di Foscolo è stato ascoltato? Che destino è stato riservato alle spoglie mortali di coloro che con la loro voce hanno fatto grande l'Italia? Che cosa scriverebbe Foscolo, se vivesse duecento anni dopo, dei sepolcri riservati ai nostri scrittori degli ultimi due secoli?

Ci si può accorgere, man mano che si procede a considerare sepolture sempre più recenti, di una sorta di parabola discendente, in base alla quale poeti e scrittori risultano protagonisti sempre meno significativi dell'identità della nostra nazione; le loro tombe degli ultimi grandi poeti, come Caproni e Luzi, quasi si mimetizzano in mezzo alle altre. Può essere lo spunto per una riflessione sul valore della letteratura nella storia e nella civiltà dell'Italia.

Non potendo esaurire l'infinita teoria degli scrittori dei due secoli che ci separano da Foscolo, abbiamo selezionato quelli più significativi ed emblematici, consapevoli che, sopratutto per il Novecento, molti altri autori potrebbero degnamente trovare posto nel nostro cimitero.

Per gli autori che abbiamo scelto anteporremo innanzitutto qualche breve notizia sulle circostanze della loro morte, ricollegandoci in qualche modo alla tradizione classica degli exitus illustrium virorum. In tal senso le nostre storie cominceranno dalla data di morte, che è la sola che abbiamo voluto indicare accanto a ogni cognome.
A questa parte seguiranno informazioni sui funerali, sui luoghi di sepoltura e sulle eventuali traslazioni, talora vere e proprie peripezie occorse post mortem ai nostri grandi estinti.

Il nostro viaggio non può che cominciare là dove Foscolo si è fermato, cioè dalle urne de' forti, nella Basilica di Santa Croce a Firenze.