† 1973: Gadda

Carlo Emilio Gadda, l'ingegnere umanista nato a Milano e morto a Roma nel 1973, viene seppellito in uno spartano loculo nel cimitero di Prima Porta.

Per una sistemazione più onorevole occorre attendere il 2000, quando politici romani e meneghini vengono a contesa su quale terra abbia più diritto a ospitare il "Gran Lombardo".
A dirimere la disputa interviene Giuseppina Liberati, governante di Gadda, da lui nominata sua erede universale, riferendo che lo scrittore avrebbe voluto essere sepolto nel cimitero romano vicino alla Piramide Cestia. E' qui dunque, nel cimitero degli stranieri (detto anche acattolico) che la sua tomba viene traslata, con un'epigrafe dettata per l'occasione da Mario Luzi. Gli tengono compagnia altri ospiti di questo cimitero, rigorosamente destinato a non cattolici o a stranieri, come John Keats, Mary Shelley e Antonio Gramsci.

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