† 1938: D'Annunzio

La morte del "Vate", il 1° marzo 1938, a settantacinque anni di età, presenta tanti aspetti particolari e inimitabili, proprio come la sua vita. Il referto medico ufficiale parla di emorragia celebrale, ma non è escluso che D'Annunzio sia morto, forse deliberatamente, in seguito a un'overdose dei farmaci di cui faceva ripetutamente uso. Resta il fatto che egli muore sul tavolo da lavoro, con davanti a sé l'almanacco Barbanera, aperto sulla pagina del giorno e recante una frase, sottolineata dal poeta in rosso, che preannuncia in quella data "la morte di una personalità".

Il regime fascista organizza solenni esequie, cui partecipano ammiratori, ex commilitoni e il Duce in persona.


Il monumento per sé D'Annunzio se l'è già creato da vivo: il Vittoriale. Qui, precisamente in cima al Colle Mastio, viene collocata la sua salma, su un alto mausoleo a tre gironi concentrici di pietra, insieme a quella di alcuni suoi fedelissimi legionari fiumani.




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