Giuseppe Ungaretti, il poeta nomade, dalle molte patrie e dai molti fiumi, si spegne a Roma, per una broncopolmonite, all'età di 82 anni, tra l'1 e il 2 giugno 1970.
Ungaretti, che avrebbe meritato il premio Nobel, non ottenne nemmeno dei funerali di stato. Il 4 giugno, nella chiesa di San Lorenzo fuori le Mura, non c'era nessun rappresentante del governo italiano.
Ma Ungaretti il riposo lo trova in ogni caso, al cimitero del Verano, accanto alla moglie Jeanne Dupoix, che l'aveva preceduto in cielo dodici anni prima. Un semplice e austero crocifisso adorna la loro lapide.
Qualcuno, di tanto in tanto, si reca davanti alla tomba di Ungaretti e ne legge qualche poesia.
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