e di chi vide
sotto l’etereo padiglion rotarsi
più mondi, e il Sole irradïarli immoto,
onde all’Anglo che tanta ala vi stese
sgombrò primo le vie del firmamento;
(vv. 161-164)
Galileo Galilei nasce a Pisa il 15 febbraio 1564, solo tre giorni prima della morte di Michelangelo, il 18 febbraio 1564: pare quasi che i due si siano passati il testimone.
Il grande astronomo e scienziato alla sua morte non ottiene un vero e proprio funerale, e accompagnato da pochi parenti e allievi affezionati viene sepolto in Santa Croce, nel rispetto delle sue volontà.
Il grande astronomo e scienziato alla sua morte non ottiene un vero e proprio funerale, e accompagnato da pochi parenti e allievi affezionati viene sepolto in Santa Croce, nel rispetto delle sue volontà.
I discepoli non riescono a ottenere l'«augusto e suntuoso deposito» che auspicano, e che sarebbe stato eretto dal Granduca Ferdinando II dei Medici, grato per l'intitolazione dei satelliti di Giove alla sua famiglia. Il nipote di Urbano VIII, il cardinale Francesco Barberini, ha infatti raccomandato all'inquisitore di Firenze Giovanni Muzzarelli di «far passare all'orecchie del Gran Duca che non è bene frabricare mausolei al cadavero di colui che è stato penitentiato nel Tribunale della Santa Inquisitione, ed è morto mentre durava la penitenza [...] nell'epitaffio o iscrittione che si porrà nel sepolcro, non si leggano parole tali che possano offendere la reputatione di questo Tribunale. La medesima avvertenza dovrà pur ella avere con chi reciterà l'oratione funebre [...]». Il corpo di Galilei viene collocato dai frati della basilica nella Cappella destinata ai novizi, in una posizione alquanto periferica.
Perché almeno il suo corpo possa avere gli ricevere gli onori dovuti, occorre attendere il 1737, quando viene trasferito nel corpo principale della Basilica.
Nel 1737 dunque lo scultore Giovan Battista Foggini realizza una prima versione del sepolcro che possiamo vedere oggi e che visitò anche Foscolo. Si trova sulla navata sinistra, subito dopo l'ingresso, tra la prima e la seconda campata, esattamente di fronte alla tomba di Michelangelo.
Nel sepolcro il busto marmoreo di Galilei, con lo sguardo rivolto al cielo, campeggia al centro. Lo accompagnano, ai due lati, le allegorie dell'Astronomia e della Geometria.
La rievocazione delle itale glorie di Santa Croce nel carme Dei sepolcri si conclude qui. Foscolo non sa che un giorno anche lui farà parte di questo pantheon.
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